lunedì 3 dicembre 2012

La storia di Hermann, il mio lievito madre.

l'ultima figlia dolce di Hermann, l'inquilino del frigo della mia cucina, che non si fa sentire per tutta la settimana e richiede le mie cure solo dal venerdi sera.
E' un vero montanaro, arriva da Melle in Valle Varaita, dono della panettiera del paese, che si scusava che fosse di farina integrale e non proprio bianca.
Ha resistito bene il viaggio in macchina fino a Genova, in pieno agosto e da subito ha mostrato la sua esuberanza, favorita anche dal caldo, e da subito colleghi e vicini il lunedi mattina venivano sommersi dai figli di Hermann, un po per provare, un po presa dalla magia della lievitazione non sapevo fermarmi, Ho prodotto ciambelle brioches, focacce torte al formaggio colombe panettone  e pani, di forme e tipi diversissimi, dai panini integrali al pane di farina di enkir. Ho provato la lievitazione in acqua, la cottura in forno con ciotola d'acqua, ho poi trasformato parte di herman in quella cremina bianca e magica che sul web chiamano li co li, che si è davvero fantastica di facile utilizzo e gestione, ma ... sono una che si affeziona e non mi riesce di abbandonare Hermann. Dalla scorsa settimana ho visto che anche il sito Giallo Zafferano è stato travolto dal Blob Lievito Madre,  e sono curiosa di seguire gli sviluppi. Fino ad ora per parte mia ho seguito un percorso in solitaria, imparando tanto dal mitico Adriano, e curiosando qui e la in blog italiani e stranieri.
Ma ora vorrei provare a fare sul serio, anche spinta e incoraggiata dagli zii, che con il loro bel sito
la fascetta fanno scuola. Ci proverò anche io. Un po di metodo e non sempre" a brettiu" come di solito agisco in cucina, che per me significa essere creativa a modo mio.
Per esempio questo è il mio primo pane lievitato 4 ore in acqua, e cotto nel roemertopf.
Le dosi... un po a occhio e con le farine mescolate senza un vero perchè, ma risultato soddisfacente.


Insomma prometto. dalla prossima volta: metodo.

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